Dai format televisivi viene fuori l’ennesima (insapore) rom-com a stelle e strisce. Il regista semiesordiente, Greg Berlanti, dirige una brava e simpatica Katherine Heigl che, insieme con i due fustacchioni Josh Duhamel e Josh Lucas, cerca di tenere su il ritmo della pellicola.
Succede spesso che gli amici, quelli più cari, si travestano da volontari crocerossini e brighino con tutte le loro forze per trovare un’anima gemella ai single della compagnia. Il mutuo soccorso amoroso, per Alison e Peter Novack, è più semplice di quanto si creda, almeno sul piano logistico. Sì, i Novack non dovranno sbattere più di tanto le alucce da Cupido che gli si sono impiantate sulla schiena, visto che Holly ed Eric sono entrambi loro amici, bellissimi, brillantissimi, carini e… fatti l’uno per l’altra. Quindi, pronti per un bel appuntamento al buio. Holly è una donna d’affari, possiede un ristorante e spera che un giorno possa aprirne degli altri in tutto il Paese. Eric è un tecnico televisivo, ma vorrebbe tanto fare il regista e dirigere le trasmissioni sportive di un canale tv nazionale. L’incontro tra i due piccioncini è disastroso, l’unica cosa che condividono è l’immenso amore per Sophie, la bimba di appena un anno di Alison e Peter. Il destino, però, ha in serbo qualcosa di inaspettato. I coniugi Novack muoiono in un incidente stradale e, alla lettura del loro testamento, Eric e Holly scoprono di essere stati designati tutori della bambina. Che dovranno crescere nella grande casa degli amici scomparsi…
Ma è cinema o televisione facile facile?
"La vita come noi la conosciamo" è la traduzione letterale del titolo originale di questa ennesima rom-com d’esportazione. Negli States va un gran bene questo genere di storie, così Hollywood ne sforna a bizzeffe, pescando a piene mani dalle trame semplici delle fiction tv. In Italia, il grado di apprezzamento non ha ancora conosciuto dei picchi che rimanessero nella memoria, ma qualche milioncino di euro di solito si tira su, il distributore è contento e la menata può andare avanti anche alle nostre latitudini. Detto ciò, la pellicola diretta dal televisivo Greg Berlanti segna la sua seconda volta dietro alla macchina da presa a dieci anni dall’esordio nel trascurabile Il club dei cuori infranti. “Penso che, sotto molti aspetti, dirigere un film sia come diventare padre per la prima volta – afferma Berlanti. Lavori per mesi per prepararti e una volta che succede – che sei sul set o che nasce il bambino – devi seguire la corrente. Ed è questo che Holly e Messer devono imparare. Ed è questo che rende, Tre all’improvviso, una storia universale, che spero il pubblico apprezzerà”.
Il formato standard è compiuto
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