Accadde una notte. Quella notte. La notte del count down, dei buoni propositi, dei baci rubati o soltanto dei baci sperati, la notte in cui sembra che tutto possa e debba succedere. La notte di Capodanno.
Anche se il titolo trae in inganno non si tratta dell’ultimo cinepanettone all’italiana firmato Vanzina o Neri Parenti, ma della commedia natalizia by Hollywood firmata Garry Marshall. 'Mr. Pretty Woman', dopo il meritato successo di Appuntamento con l’amore (2010), ha pensato bene di cavalcare l’onda e riproporre lo stesso format del film episodico, con una lunga serie di star hollywoodiane, intrecciate in storie di ordinaria follia. Un padre malato e solo, una figlia all’apice della carriera; una donna e la sua lista di propositi, un giovane fattorino che la aiuta a realizzarli; un ascensore bloccato e due sfortunati, o fortunati, all’interno; una madre e sua figlia quindicenne; una coppia alle prese col primo bambino in arrivo; il cantante del momento e la sua ex fidanzata sedotta e abbandonata.
Tanta carne al fuoco, insomma. Ma con un regista così – il re del genere commedia romantica - con un cast così – a dir poco stellare – come è possibile che Capodanno a New York non funzioni? Un susseguirsi di luoghi comuni, di frasi fatte, di sviolinate eccessivamente melense sul significato della vita, dell’amore e dell’ultima notte dell’anno. Troppo miele, troppo zucchero. E lo dice la fan numero uno di Pretty woman, sostenitrice accanita del genere love comedy, una romantica per eccellenza. Lo dico con amarezza perché Capodanno a New York poteva essere e non è, poteva divertire e non diverte, poteva emozionare e non emoziona. O meglio diverte poco, emoziona poco. Le scene che catturano maggiormente sono quelle finali dei titoli di coda, per capirci. Pare davvero assurdo che attori come Halle Berry, Jessica Biel, Jon Bon Jovi, Abigail Breslin, Robert De Niro, Hilary Swank, Sarah Jessica Parker, Zac Efron, Michelle Pfeiffer, Lea Michele, Ashton Kutcher, Hector Elizondo, Katherine Heigl …e potrei continuare, non riescano a convincere. Il problema è la sceneggiatura evidentemente. E anche qui sembra assurdo che Katherine Fugate - creatrice e produttrice di Army wives, la serie tv di maggior successo di Lifetime, nonché sceneggiatrice di Appuntamento con l’amore – sia riuscita a deludere in questo modo.
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