Mare o monti? È un bel problema quando in famiglia non c’è accordo sul luogo in cui trascorrere le vacanze estive. Fortuna che stavolta l’abbia spuntata il papà. Beh sì, la mamma ha ceduto a spiaggia e ombrelloni, ma ha chiesto di portare con sé la maman. Accordo sopportabile. Ma i problemi veri li ha il piccolo Nicolas. Felice di aver chiuso l’anno scolastico, il giovanotto non fa altro che pensare alla bionda Marie con cui si vede già all’altare. No, lei non ci sarà sulla battigia. Una volta giunti in riva al mare, mentre papà fatica a tener gli occhi bassi con tutte le donzellette che gravitano intorno all’hotel Beau-Rivage, il ragazzotto fa tante nuove amicizie, tra cui anche Isabelle, una bimba che minaccia il suo futuro con Marie. Ma Nicolas non ha intenzione di starsene lì senza lottare strenuamente…
Flirtare con l’esuberanza dell’età dei piccoli protagonisti. Il regista Laurent Tirard torna a dirigere il secondo episodio delle avventure del piccolo Nicolas e mostra un personale divertissement che risulta contagioso. Ancora la trama in un contesto che trasuda anni Sessanta e Settanta del secolo scorso, riprende i colori dominanti da un incarto di caramella e popola la novella di figure normali e bizzarre. Ricama equilibri che possano bollare l’opera come adatta a famiglie, intesi genitori e prole, e magari anche grand-maman, visto che si è in tema. Tratto dalle avventure immortalate sulle tavole fumettistiche dalla matita di Jean-Jacques Sempé e dalla fantasia di René Goscinny, Le vacanze del piccolo Nicolas si muove tra gag e slapstick, situazioni paradossali e parodistiche, e lo fa con una certa disinvoltura. Il fascino dei bambini e della coinvolgente eccentricità vanno a nozze col buon gusto quando a sorreggere il contesto ci sia anche una valida sceneggiatura e una storia degna di questo nome. E Tirard se la cava egregiamente, non cerca di eccellere in maniera particolare con gli argomenti e non mostra di farsi molti problemi quando sul grande schermo passano dei siparietti che appartengono, diciamo così, al bagaglio minimo di umorismo scolastico. Eppure la formula funziona, il film scorre piacevolmente e non registra battute d’arresto. E anche a livello attoriale , tutto sembra essere al posto giusto, anche la partecipazione del nostro Luca Zingaretti nei panni di un irresistibile produttore cinematografico italiano che sceglie come set la spiaggia dell’hotel in cui alloggiano Nicolas e la sua famiglia. Insomma, il viaggio di Tirard nell’universo petit Nicolas in un’atmosfera colorata e retrò si dimostra una pellicola per famiglie di pregevole fattura e calata perfettamente nello spirito del fumetto da cui è tratta.
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