Lavorare nel mondo del cinema: 5 carriere tra cui scegliere
di Redazione
09/06/2025
Il cinema è da sempre un settore affascinante. Dietro ogni film ci sono professionisti con competenze diverse, che contribuiscono alla realizzazione di un'opera collettiva.
Lavorare nel mondo del cinema non significa soltanto recitare: ci sono molte carriere, anche meno visibili, che offrono opportunità concrete. In questo articolo verranno esplorate cinque strade possibili, spiegando cosa comportano e come iniziare.
1. Regista: la visione dietro la macchina da presa
Il regista è la figura centrale nel processo creativo. Coordina il lavoro di attori e tecnici, prende decisioni sulla messa in scena, sul ritmo e sullo stile visivo del film.
Può occuparsi sia di film per il grande schermo che di serie, pubblicità o documentari. Per diventare regista, molte persone iniziano studiando cinema, ma non esiste un solo percorso.
Spesso si parte da piccoli progetti, come cortometraggi o videoclip, costruendo un portfolio. La carriera richiede spirito di iniziativa, sensibilità artistica e una forte capacità di leadership.
2. Sceneggiatore: l’arte di scrivere storie per immagini
Senza una buona sceneggiatura, non esiste un buon film. Lo sceneggiatore si occupa di scrivere il soggetto e i dialoghi, trasformando un’idea in un testo destinato a essere girato.
Deve conoscere le regole della narrazione cinematografica, la struttura dei tre atti e la costruzione dei personaggi. Molti sceneggiatori iniziano scrivendo per sé, inviando proposte a case di produzione, oppure partecipando a bandi e concorsi.
Lavorano spesso come freelance, collaborando con registi e produttori. Questa figura richiede creatività, disciplina e capacità di riscrivere più volte lo stesso testo.
3. Montatore: l’architetto invisibile del film
Il montaggio è ciò che dà ritmo e significato alle immagini girate. Il montatore seleziona le riprese migliori e le organizza in una sequenza coerente, lavorando a stretto contatto con il regista.
Interviene anche sul suono, sugli effetti speciali e sul colore, contribuendo a dare la forma finale al film. Si tratta di un lavoro tecnico e creativo allo stesso tempo.
È necessario conoscere software specifici come Avid, Premiere o DaVinci Resolve, e avere un buon senso del tempo e del racconto. Chi sceglie questa carriera spesso inizia come assistente o lavora su progetti indipendenti, per poi crescere grazie all’esperienza.
4. Direttore della fotografia: la luce come linguaggio
Il direttore della fotografia è responsabile dell’aspetto visivo di un film. Decide come illuminare le scene, quali obiettivi usare e come muovere la macchina da presa.
Collabora con il regista per tradurre la sceneggiatura in immagini, sfruttando luci, colori e inquadrature. Serve una conoscenza tecnica approfondita della fotografia e delle attrezzature di ripresa, oltre a una grande sensibilità estetica.
È una professione che si impara sul campo, iniziando come assistente operatore e salendo di livello. Spesso lavora come libero professionista e costruisce la propria reputazione film dopo film.
5. Fonico di presa diretta: catturare le voci del set
Il fonico di presa diretta registra i suoni durante le riprese, in particolare le voci degli attori. È una figura fondamentale per la qualità finale dell’audio.
Deve sapere gestire microfoni, mixer e registratori, anche in situazioni complesse o all’aperto. Il lavoro richiede precisione tecnica, attenzione ai dettagli e capacità di adattarsi a ritmi serrati.
Spesso si inizia con piccole produzioni o cortometraggi, per poi arrivare a film, serie o documentari. Anche in questo caso, la maggior parte dei professionisti lavora in autonomia e si sposta da un set all’altro.
L'importanza della Partita IVA nel mondo del cinema
Molte delle professioni del cinema vengono esercitate in modo autonomo. Chi lavora come montatore, sceneggiatore, regista o fonico è spesso un libero professionista, chiamato a collaborare con varie produzioni.
Per questo, aprire una Partita IVA può diventare una scelta necessaria. La Partita IVA consente di emettere fatture, dedurre alcune spese e lavorare in modo continuativo con aziende e case di produzione.
Nel caso di chi inizia, il regime forfettario può essere un’opzione vantaggiosa. Consente una gestione semplificata della contabilità e un’imposizione fiscale più leggera, se si rispettano determinati requisiti.
Gestire la Partita IVA, però, può generare dubbi. Per questo esistono servizi come Fiscozen, che aiutano chi lavora nel mondo del cinema a capire come gestire tasse, contributi e obblighi fiscali, con un servizio online pensato proprio per i freelance e le piccole partite IVA.
Un settore in continua trasformazione
Il mondo del cinema è in evoluzione. Oggi non esistono solo i film tradizionali: ci sono le serie per le piattaforme, i contenuti digitali, i documentari brevi per i social.
Anche le modalità di produzione cambiano, con sempre più spazio per progetti indipendenti e micro-budget. Questo rende il settore competitivo, ma anche ricco di opportunità.
Chi sceglie di lavorare nel cinema deve essere flessibile, curioso e pronto a formarsi continuamente. Ogni carriera ha il proprio percorso, ma tutte condividono una cosa: la passione per raccontare storie.
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